venerdì 15 febbraio 2013

Cosa fare se il latte materno non basta più.

Aiuto! Il bimbo non cresce più o cresce poco, piange spesso e cerca di continuo di attaccarsi al seno, cosa fare?
Prima di tutto proviamo a bere di più, ricordiamoci che il latte è composto prevalentemente di acqua, quindi beviamo liquidi in quantità maggiori e privilegiamo tutto ciò che contiene acqua, succhi, frutta, verdura.
Se anche questo non è bastato non gettiamo la spugna.
Evitiamo doppie pesate tra una poppata e l'altra aumentano ansia e nervosismo.
Scegliamo un latte in polvere con l'aiuto del pediatra.
Prepariamone 60 cc, 50 di acqua e 2 misurini rasi di polvere, mettiamolo in caldo nello scalda biberon o in un pentolino a bagno maria.
Poi prendiamo il piccolo e facciamolo mangiare normalmente al seno, 10 minuti in un seno e 10 minuti dall'altro, avendo sempre cura di iniziare dal seno dove si è terminato.
Terminata la poppata facciamolo digerire e poi proponiamogli il biberon, lasciandogli mangiare quello che desidera.
quando il latte materno non basta
Facendo così il latte materno non diminuisce ulteriormente, perchè ricordate che il seno produce la quantità di latte che il bimbo richiede attraverso la suzione. quindi è importante che la durata della poppata sia sempre di almeno 20 minuti.
E' normale che dopo le prime settimane il seno risulti meno teso e turgido, questo non vuol dire che il latte è diminuito, l'unico segnale che il latte materno è insufficiente è il mancato aumento di peso del bimbo.



In base a quanto latte artificiale  assumerà dopo la poppata potrete capire quanto latte ha a disposizione ed aumentare o diminuire la quantità dell'aggiunta di latte artificiale in base alle sue richieste senza stressarvi.
Buona poppata!!!!!!!!!

mercoledì 13 febbraio 2013

Come affrontare il problema delle ragadi al seno.

Le ragadi al seno sono frequenti all'inizio dell'allattamento.
Sono dovute al fatto che il bimbo non si attacca bene al capezzolo, o a una suzione troppo energica in una zona dalla pelle sottile e delicata.
A volte sono talmente profonde da sanguinare e comunque sempre molto dolorose.
Per ovviare a questo fastidioso problema che spesso induce le giovani mamme ad interrompere l'allattamento possiamo fin dalla gravidanza preparare i capezzoli al nuovo lavoro, massaggiandoli tutte le sere con olio di mandorle dolci.
ragadi al seno surante l'allattamento

Una volta arrivata la montata lattea assicurarsi che il neonato prenda bene in bocca tutto il capezzolo e non solo la punta.
Finito di allattare lasciare asciugare il capezzolo bagnato da qualche goccia di latte, prima di rimettere il reggiseno.
In casi estremi e particolarmente dolorosi ci si può aiutare con dei paracapezzoli in silicone da applicare tra capezzolo e bocca del neonato per il periodo necessario alla cicatrizzazione delle stesse.
Abbiate comunque pazienza ed insistete, nel giro di massimo una settimana la situazione si risolverà.

Come risolvere un ingorgo mammario

Nonostante tutte le nostre attenzioni, la montata lattea è stata imponente, il neonato un pò pigro e il seno si è bloccato, il latte fatica ad uscire.
Il seno si presenta rosso, duro e dolente, anche se spremiamo il capezzolo il latte non esce e il neonato non riesce ad attaccarsi al capezzolo, urlando e sbraitando dalla fame!
Panico!
ingorgo mammario, rimedi

Prima che il piccolo si svegli e abbia molta fame, facciamo degli impacchi caldo umidi sul seno, prendiamo delle salviettine bagniamole di acqua calda e appoggiamole sul seno, appena si raffreddano ripetiamo l'operazione un paio di volte o in alternativa appoggiamo sulle salviettine bagnate una borsa di acqua tiepida.
Basteranno 10 minuti prima della poppata, per allentare la tensione subito prima di attaccare il bimbo al seno, è bene appoggiarsi sopra un lavandino e manualmente spremere un pò di latte, finchè il seno non risulta più morbido al tatto e meno dolente.
Mentre il bimbo succhia massaggiare dolcemente il seno dall'alto verso il capezzolo in modo di aiutare il bambino a svuotarlo.

Come fare perchè l'allattamento al seno sia un successo.

Eccoci, siamo a casa con il nostro fagottino tra le braccia!
Quanta emozione, ma quanti dubbi e quante paure sopratutto se si tratta del primo bimbo.
Prima cosa non lasciamoci prendere da panico e ansia, i neonati sentono subito se la mamma o chi si prende cura di loro è agitato e si crea così un circolo vizioso.
Sicuramente tra le ansie più grandi delle neo mamme c'è l'allattamento al seno, nei libri ci viene raccontato che è la cosa più semplice e naturale del mondo! E invece dal lato pratico è la difficoltà più grande che riscontrano le mamme.
Complice la montata lattea che rende il seno turgido e il capezzolo rientrante, la scarsa manualità nel maneggiare il piccolo e la sua poca abilità nell'afferrae il capezzolo rendono spesso le prime poppate una vera e propria lotta!
Vi do qualche suggerimento pratico; non aspettate che il piccino sia troppo affamato o arrabbiato, quindi il cambio del pannolino rimandatelo a dopo la poppata.
Sedetevi su un divano o sdraiatevi sul letto, appoggiate il piccolo a un cuscino, così avrete entrambe le mani libere, cercate di inturgidire i capezzoli con 2 dita in modo che il bimbo riesca ad afferrarlo, con l'indice e il medio create una pinza e spremete leggermente l'aureola in modo che qualche goccia di latte esca e invogli il piccolo a succhiare.
Fate succhiare il bimbo al primo seno per non più di 5 minuti, poi spostatelo nell'altro seno, eviterete così che mangi tutto d una parte lasciando l'altro seno troppo pieno rischiando ingorghi mammari.
Nell'altro seno lasciatelo succhiare finchè sarà sazio, ricordatevi di alternare sempre i seni da dove partire, magari appuntando una spilla da balia o un nastrino sull'ultimo seno poppato così da non dimenticarvi.